Lo Hobbit, un film che da la nausea!


Non fraintendete, il film è bellissimo, almeno ad ascoltare le prime opinioni dei fortunati neozelandesi che si sono goduti la première dell’attesissimo Lo Hobbit.

Non sono nemmeno gli orripilanti orchi (come da foto) a causare nausea, mal di testa, capogiri e alti leggeri malori, bensì la tecnolgia.

Parrebbe che la rivoluzionaria tecnica con cui è girato il film, ripreso per la prima volta nella storia del cinema con telecamere in 3D HFR (high frame rate), cioè a 48 frame al secondo anziché i tradizionali 24.

La nuova tecnica grazie alla doppia velocità dovrebbe garantire una migliore qualità delle immagini (per esempio eliminando gli sfarfallii tipici del 3D), riducendo l’affaticamento della vista e aumentando  il realismo delle scene.

Nella pratica invece le persone che hanno assistito alla proiezione  di The Hobbit in 48 fps sembrano tutto fuorché entusiaste del risultato.

Esplosioni ed effetti troppo coinvolgenti, scene troppo caotiche, mancanza di una visuale globale e addirittura troppi particolari da vedere, che inevitabilmente andavano persi.

A mio avviso bisognerà aspettare e vedere se abituandosi a questo nuovo standard per proiettare i film si perdono questi fastidiosi effetti negativi.

In ogni caso le critiche sono solo per questa versione “pompata” a 48 fps, mentre le impressioni sul film sono entusiastiche, e in fin dei conti la cosa che ci interessava era quella.

Il conto alla rovescia è iniziato, Lo Hobbit arriverà in Italia il 13 Dicembre, fortunatamente anche in 2D o 3D  “tradizionale”.

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